Gli STRANGOZZI sono una tipica pasta fresca umbra, molto comune in tutta la regione dove prende anche il nome di stringozzi, strangolapreti, strozzapreti, ciriole o bigoli.
Si tratta di una pasta lunga, a sezione quadrata o rettangolare, fatta molto semplicemente con acqua e farina.
La tradizione vuole che, come ogni pasta fresca, gli ingredienti vengano lavorati su una spianatoia di legno, e che l’impasto ben sodo, dopo un breve riposo, venga steso con il matterello (ovviamente oggi, per maggiore praticità , queste operazioni potranno essere svolte anche con un impastatrice e con la macchina per la pasta) !!! 😉
Secondo un antico detto spoletino, lo strangozzo doveva essere ” ertu de pasta e finu de curtellu “!
Cioè, la pasta stesa abbastanza spessa, e le strisce tagliate più strette delle tagliatelle.
I condimenti originari erano, anch’essi molto semplici ed esclusivamente su base vegetale: l’ottimo olio extra vergine di oliva umbro la faceva da padrone con l’aggiunta di aglio e peperoncino, come pure tutti i prodotti del bosco, dai funghi, agli asparagi selvatici al rinomato tartufo nero di Norcia, senza – ovviamente – tralasciare il pomodoro.
CURIOSITA’: L’ etimologia del nome deriverebbe da “stringhe” vista la somiglianza con le stringhe delle scarpe. Infatti, durante il dominio dello Stato Pontificio in Umbria, gli anticlericali insurrezionisti, si appostavano in attesa del passaggio di qualche prete, per poi aggredirloe strangolarlo, appunto, con le stringhe delle scarpe.
Scaldare in una capiente padella abbondante olio con gli spicchi di aglio pestati, tenendo la fiamma sempre bassa affinchè l’aglio non soffrigga.
Appena l’aglio si è dorato, aggiungere il peperoncino ed i pomodori pelati schiacciati semplicemente con la forchetta.
Se si utilizzano i pomodori freschi questi dovranno essere preventivamente scottati, spellati e tagliati a dadini.
Regolare di sale.
Mescolare velocemente e lasciare cuocere per alcuni minuti. Il sugo deve, comunque, rimanere abbastanza fresco.
Cuocere gli strangozzi, scolarli ed unirli nella padella, mescolando affinchè si insaporiscano nel condimento caldo.
La ricetta originaria non prevede l’aggiunta di formaggio…ma questo poi, dipende dal gusto personale.
E….bon appetit!!!!!
Molto interessante la storia e buonissimi! Grazie di aver partecipato!! A presto!
Pamela